“La danza delle farfalle”
Donne di Persia
Ideazione e regia Aram Ghasemy
testi Paola Mandel
musiche originali Ardalan Amiri
Aram Ghasemy (danza)
Paola Mandel (narrazione)
Ardalan Amiri (strumenti a corde)
Kayvan Ardam (percussioni)
“A volte, per farmi addormentare, mia nonna mi raccontava le storie delle eroine persiane, diceva: ‘Vedi Shirin, Rudabeh, Anhaita sono come tanti petali che insieme formano una rosa.’.
Un giorno, molti anni dopo e dopo molte notti buie, mi sono alzata per ricominciare. Ho chiuso la porta lasciandomi tutto alle spalle e ho iniziato a camminare per le strade col sole negli occhi. E per strada uno sconosciuto mi ha regalato una rosa bianca.
Quella notte fra le ciglia socchiuse ho visto i petali della rosa staccarsi ad uno ad uno diventare farfalle e danzare attorno alla luna. E ognuna mi raccontava la sua storia.”
Le eroine della letteratura persiana sono le regine e le donne del popolo di cui si narra nei poemi epici come lo Shāhnāmeh (il libro dei re) di Firdusi (X-XI sec), ma sono anche le antiche divinità femminili degli inni zoroastriani e, in prima persona, le poetesse contemporanee come l’afghana Nadia Anjuman e l’iraniana Forugh Farrokhzad.
Essendo donne è Inevitabile che parlino d’amore, ed è stato per noi inevitabile ritrovarci a cantare i versi del poeta mistico Rumi: “diventa farfalla”; i poeti del periodo classico della letteratura persiana, infatti, hanno eccelso nel cantare l’amore come via maestra alla crescita spirituale, concetto ben noto a noi italiani, espresso nella stessa epoca, in maniera sublime, da Dante.
A presentare al pubblico queste donne saranno la danza, la musica, la recitazione.
Aram Ghasemy ha una lunga esperienza come attrice e come regista maturata in Iran, suo paese di origine, dove ha collaborato con artisti come Dariush Mehrjui, Hossein Panahi, Amin Tarokh… Dal 2007 vive a Milano e qui ha proseguito la sua ricerca artistica rappresentando spettacoli ispirati ai poemi di Firdusi nei quali rivisita in chiave moderna il teatro tradizionale dei cantastorie persiani, utilizzando sia la lingua originale (con traduzione e inserti di video-arte), che una sapiente alternanza fra persiano e italiano.
Ardalan Amiri suona il tar, strumento cordofono che ben rappresenta la musica classica iraniana caratterizzata da “improvvisazioni” che gli artisti eseguono sulla base di strutture modali tradizionali.
Lo accompagnerà alle percussioni Kayvan Ardam
Paola Mandel ha iniziato la sua esperienza teatrale con Danio Manfredini (Misty, 1989…). Dal 1997 si è dedicata alla creazione di spettacoli come autrice e regista. Parallelamente dal 2005 lavora con diversi musicisti sull’ interpretazione di racconti e poesia del Medio Oriente, esperienza che la ha portata a rappresentare all’ ambasciata d’ Italia a Kabul uno spettacolo in collaborazione con musicisti afghani.
In cinema p.e. a “Niente è come sembra”, regia di Franco Battiato, produzione l’ Ottava 2007.
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