“Il Giorno Prima”
scritto e diretto da Aram Ghasemy
con Aram Ghasemy e Alice Bettinelli
direzione tecnica: Marco D’Amico
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Lo spettacolo della Compagnia Teatrale Tarmeh rappresenta il secondo passo del progetto della triologia ispirata all’opera del grande poeta e filosofo persiano Ferdousi, cominciato un anno fa con “Cantastorie Persiano: il Potere di Zahhak”. Hakim Abol Ghasem Ferdousi (935-1020) è uno dei protagonisti della letteratura antica persiana. Con un lavoro di ricerca durato più di 30 anni raccolse le leggende epiche della persia preislamica in un’opera monumentale chiamata “Shah Nameh” (“Libro dei Re”), che rappresenta per la cultura iraniana ciò che è la Divina Commedia per quella italiana. “Il Giorno Prima” ci porta nel mondo magico delle leggende, cercando una strada comune tra le culture persiana e italiana, attraverso i linguaggi universali del teatro, della poesia, della musica e della danza. Aram Ghasemy e Alice Bettinelli ci conducono nel mondo femminile del coraggio materno e dell’inganno seduttore raccontandoci la storia di Gord Afarid, guerriera in lotta per salvare il suo paese, e dell’amore impossibile dell’eroe Sohrab, suo antagonista. In questa storia non troviamo l’eterna lotta tra il bene e il male, l’eroe posi tivo e il suo nemico, ma esseri umani che si incontrano su fronti contrapposti e non possono fare a meno di essere, appunto, umani, e quindi contraddittori, maschili e femminili, forti e deboli allo stesso tempo,imprigionati dalle barriere degli accadimenti storici e dall’origine geografica ma liberati dalla loro umanità. Di nuovo le antiche leggende di questa regione tormentata che fù la culla della civiltà umana ci portano all’oggi, a riflettere qui e adesso sulle relazioni tra gli esseri umani, tra i generi, tra le diverse culture che si scontrano ma che per la loro stessa natura sono destinate a reincontrarsi, anche se in maniera non lineare ma contraddittoria. Così le due attrici recitano gli stessi ruoli in lingue differenti, la stessa storia attingendo a riferimenti culturali, artistici, musicali differenti, per reincontrarsi nei sentimenti e nelle aspirazioni comuni a tutti gli uomini e le donne.
Ci muoviamo sul terreno del teatro arcaico dei cantastorie e dei cantori con il passo leggero della poesia e della danza, nello spazio vuoto dove tutto è possibile, nella libertà della libera interpretazione e dell’improvvisazione, nella ricerca di una consapevole modernità.
“Il respiro prigioniero nel petto di Sohrab
Sohrab che corre per il castello vuoto
Sohrab che sta cercando qualcuno che non c’è più
Sohrab che cerca odio o amore
sale la scala tortuosa della torre
in piedi sul torrione guarda il campo di battaglia
guarda al giorno prima…”
Alice Bettinelli è nata a Erba nel 1979
Studia recitazione presso la scuola della compagnia “Quelli di Grock”, continua la sua formazione
partecipando a numerosi stages tra i quali quelli diretti da Danio Manfredini, e Dominique Dupuis.
Studia canto, danza, doppiaggio.
Dal 2003 collabora con diverse compagnie e registi milanesi : Artemista, Macro Maudit, Compagnia Kor (con la quale lavora stabilmente per 4 anni facendo numerose tourneè in italia e all’estero), Luca Spadaro, ed altri.
E’ regista e autrice di testi teatrali: “Fragile, Maneggiare con Cura”, “Kor Vola”, “Cara Mia Famiglia”. Conduce diversi laboratori di teatro a Milano e nella provincia di Como.
Nel 2006 è finalista “Premio Hystrio”